Berlino, 1991: Angela Spieth e Michael Oehler fondano Trippen, ispirati nel tradurre una nuova visione di trasparenza in scarpe d'avanguardia. Il loro stile distintivo, giocando con sobrietà e creatività, ha fatto guadagnare a Trippen uno status di cult internazionale.
La cultura underground berlinese e le avanguardie musicali si fondono alla creatività Trippen per dar vita ad accessori unici nel loro genere.
Figlio della visione di Michael Oehler e del progresso creativo nel mondo della moda, il brand Trippen ha realizzato collaborazioni con marchi come Issey Miyake, Yohji Yamamoto, Iris van Herpen, Leon Emanuel Blanck, Situationist, Fecal Matter e molte altre.
L’innovazione progettuale del brand Trippen è la riduzione delle suole in gomma a pochi differenti modelli, scelti per garantire il massimo comfort e per restituire un design unico e senza tempo. Questa scelta permette al brand Trippen di disporre di oltre 1600 differenti modelli, garantendo per il futuro possibilità illimitate di espressione creativa.
Seguendo il motto “scegliere bene, comprare meno”, Trippen non ripone solamente le sue attenzioni nello stile e nell’immagine, ma guarda anche alla sostenibilità ambientale: alcuni dei punti chiave della sostenibilità Trippen risiedono nella scelta di pellami Toscani a concia vegetale - materiali il cui contenuto è privo di metalli pesanti - e all’attento utilizzo di colla o di solventi chimici nell’ideazione delle scarpe Trippen.
Dal 1998, Trippen ha la sua struttura di produzione a Brandeburgo, promuovendo la responsabilità sociale: Trippen promuove la giustizia salariale e condizioni di lavoro eque. L'impegno sociale si riflette nell'accoglienza di rifugiati, riconosciuta con il Premio Brandeburghese per l'Integrazione nel 2018.